NARCISISMO – 6 caratteristiche del narcisista covert
L’idea comune sui narcisisti è che siano esagerati ed estremamente riconoscibili per il loro senso di grandiosità e di superiorità sugli altri. Questa espressione, definita narcisismo overt (manifesto), è molto visibile, più facilmente identificabile e riconoscibile. Ma questa manifestazione del narcisismo non è l’unica. Esiste anche il narcisismo covert (nascosto) che si caratterizza invece per una maggiore insicurezza, vulnerabilità e fragilità di facciata.
Di seguito, 6 caratteristiche tipiche per riconoscere il narcisista covert:
1. Passivo aggressivo
Si prende gioco degli altri attraverso battute. Li incolpa e lavora dietro le quinte per farli fallire e ricavarne vantaggio. Raramente esprime rabbia in modo palese. Appare educato e cortese, sembra accomodante per poi attaccare in modo subdolo.
2. Chiuso e apparentemente timido
Tende ad essere molto insicuro e per questo evita il confronto. Stare lontano dagli altri limita il suo costante bisogno di paragonarsi e di dover essere all’altezza degli standard e
VIOLENZA PSICOLOGICA – 5 forme di violenza subdola
Con violenza psicologica si intende una forma subdola di maltrattamento volta a manipolare e sopraffare l’altro. Infatti, la violenza psicologica è un vero e proprio abuso emotivo che porta la vittima a perdere se stessa, il proprio senso di identità e la propria dignità.
La violenza psicologica si esprime attraverso atteggiamenti e parole ben precisi, ripetitivi nel tempo, che possono essere alle volte palesi e altre volte più velati.
Di seguito alcuni esempi per aiutare a riconoscere le varie forme di violenza psicologica:
UMILIAZIONE E CRITICA: ti ridicolizza o fa battute pesanti e pungenti; svaluta il tuo lavoro/studio/interessi; fa commenti sprezzanti sul tuo aspetto fisico/abbigliamento/modo di fare o parlare.
CONTROLLO: ti fa sentire in colpa; ti impone il suo punto di vista; ignora la tua opinione; è eccessivamente geloso/a; pretende risposta immediata a chiamate o messaggi; impartisce lezioni su ciò che sarebbe giusto fare; alterna scoppi di rabbia a mom
MANIPOLAZIONE – Il gaslighting
Che cos’è il gaslighting?
Il gaslighting è un tipo di manipolazione psicologica che fa sì che una persona (la vittima) metta in dubbio il proprio ragionamento, la propria percezione e la propria sanità mentale. In altre parole, in una relazione tossica una persona (il carnefice) adotta comportamenti abusanti allo scopo di far dubitare di sé la vittima solo per trarne vantaggio. La differenza tra il gaslighting e altre forme di manipolazione è che il/la carnefice cerca intenzionalmente e attivamente di ottenere il controllo sulla vittima.
Chi mette in atto il gaslighting?
Il gaslighting è spesso agito da individui con disturbo narcisistico di personalità. La persona con disturbo narcisistico di personalità ha una visione distorta di sé e della realtà, ha bisogno di essere lodata e di essere superiore agli altri. Di conseguenza, il/la narcisista metterà in atto comportamenti manipolatori per apparire migliore, giusto/a e per avere vantaggi personali.
Credi di essere vittima di gasl
Pubblicato in Amore, Mal D'Amore, Rapporti di Coppia, Lutto, Traumi e Violenza, Relazioni con gli altri da Dott.ssa Marcella Caria | Tags: coppia, gaslighting, manipolazione
COPPIA – Vita di coppia e comunicazione: 5 errori
Saper comunicare è fondamentale per creare una vita di coppia sana e duratura. Trascurare la comunicazione di coppia rischia di mettere a repentaglio la solidità della relazione trasformando alcune situazioni, che si potevano risolvere semplicemente parlando, in qualcosa di più grave.
Ma niente paura! Si può sempre migliorare il proprio stile comunicativo cercando di evitare alcuni errori di comunicazioni.
Di seguito 5 errori frequenti da evitare:
1. Essere incapaci di considerare il punto di vista altrui
2. Affrontare una discussione con lamentele, critiche e accuse
3. Aspettarsi che il/la partner possa leggere nella mente dell’altro/a
4. Credere che il solo parlare sia sufficiente per risolvere i problemi
5. Puntualizzare, recriminare, rinfacciare, predicare, biasimare
Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione – Zygmunt Bauman
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RELAZIONI – Come mai è così faticoso avere relazioni?
La relazione è quel legame che si crea tra due o più persone i cui pensieri, sentimenti e azioni si influenzano vicendevolmente. Pertanto, quando si instaura una relazione con qualcuno si crea inevitabilmente un vincolo di interdipendenza. Nel corso della propria vita ognuno di noi crea molteplici relazioni con gli altri: si inizia con le persone molto vicine come i genitori e i parenti, si prosegue poi con gli amici, le relazioni di coppia fino alle relazioni legate al mondo del lavoro, alle conoscenze superficiali e così via.
Ma intrecciare relazioni alle volte è veramente difficile. Come mai? Di seguito alcune caratteristiche di personalità ci aiutano a capire il perchè:
_ IL NARCISISTA
E’ interessato/a solo a se stesso/a e crede fermamente di essere migliore di ogni altra persona. Vuole essere sempre al centro dell’attenzione. Manipola gli altri per i propri scopi. Ha scarsissima empatia.
_ IL CONTROLLANTE
Cerca di controllare ogni cosa e ogni persona e vuole ess
DIPENDENZA – 5 paure del dipendente affettivo
La dipendenza affettiva è una modalità malsana di vivere la relazione nella quale si rinuncia al proprio spazio vitale pur di non perdere il partner. E’ una forma di “amore” ossessivo, simbiotico e stagnante. Il dipendente affettivo è richiedente oltremisura e ossessiona il proprio partner ritenendolo la sola persona al mondo in grado di dare sicurezza e sopperire all’angoscia di solitudine.
Il dipendente affettivo è dominato principalmente da 5 paure:
- Paura dell’abbandono
- Paura di esprimere i propri sentimenti
- Paura del rifiuto
- Paura di essere se stessi
- Paura del giudizio del partner
La dipendenza affettiva affonda le proprie radici in una profonda e insoddisfatta necessità di amore e sicurezza. Questo stile di comportamento è definito “attaccamento insicuro”, ha origine nell’infanzia quando i bisogni di conferma, amore e unione non sono stati pienamente soddisfatti dal caregiver. Quando il caregiver è assente il bambino avverte il bisogno di vicinanza affettiva. Quando il caregiver è presente il bambino ha paura di essere ignorato e/o abbandonato. Gli “stili di attaccamento” non riguar
RELAZIONI – Fantasmi, zombie e briciole di pane
Gli smartphone, i social network e le chat di appuntamenti online hanno cambiato il modo in cui le persone si incontrano, flirtano e si innamorano. Come conseguenza, sono entrati in uso nel nostro linguaggio nuove terminologie, prese dalla lingua inglese, per indicare specifiche espressioni relazionali. È utile porre l’attenzione su questi neologismi dato che esprimono ciò che può accadere nella relazione e raccontano ciò che le persone vivono.
Ghosting, haunting, orbiting, zombieing e breadcrumbing sono nuove definizioni ma, in realtà, si riferiscono a comportamenti da sempre attuati. Le persone manipolavano e si prendevano gioco delle emozioni degli altri molto prima dell’avvento della comunicazione online. Il ruolo prevalente dei messaggi nella quotidianità e/o degli incontri online ne ha solo facilitato ulteriormente la diffusione. Queste relazioni sono caratterizzate da maggiore incertezza, paura dell’impegno e confusione nello stabilire legami affettivi.
▪ Ghosting
Il ghosting accade quando qualcuno a cui si è interessati scompare improvvisamente. Questa per
NARCISISMO – 5 aspetti del narcisismo e i loro retroscena
Le persone affette da narcisismo patologico presentano al mondo un’immagine di sé caratterizzata da un’aura di certezza, superiorità, attrattiva e forza. Eppure, più si approfondisce la relazione con un narcisista più si scopre qualcosa che non convince…
Se sono così sicuri, perché hanno tanta difficoltà a riconoscere ed ammettere la responsabilità dei propri errori?
Se sono così superiori, perché hanno bisogno di dominare e sottomettere gli altri?
Se sono così attraenti, perché hanno bisogno di costanti attenzioni?
Se sono così forti, perché sono facilmente destabilizzati da piccolezze?
Avere a che fare con i narcisisti può essere sconcertante e snervante. Per questo, sapere cosa si nasconde dietro la loro lucente facciata offre una prospettiva più ampia e una maggiore compassione nel relazionarsi con loro. Soprattutto, vedere dietro il sipario aiuta a stabilire dei sani e necessari confini alla relazione.
Di segui
Pubblicato in Amore, Mal D'Amore, Rapporti di Coppia, Articoli della Dott.ssa, L'importanza di Essere, Psicologia & Psicoterapia, Relazioni con gli altri da Dott.ssa Marcella Caria | Tags: narcisismo, personalità, relazioni
VIOLENZA – Il controllo coercitivo nella coppia
Isolamento. Minacce. Umiliazioni. A volte anche abusi fisici. Queste sono le armi del controllo coercitivo, una strategia usata da alcune persone nei confronti del proprio partner. Una relazione che dovrebbe implicare sani sentimenti ed un sostegno amorevole si trasforma in una trappola per il dominio sull’altro. Sebbene il controllo coercitivo possa apparire in una varietà di relazioni, il più diffuso è il caso in cui un uomo usa il controllo coercitivo contro la moglie, la compagna o la fidanzata. Tuttavia, le persone di qualsiasi genere e orientamento sessuale possono essere carnefici o ritrovarsi vittime.
Alcune persone, attraverso il controllo coercitivo, abusano del partner fisicamente e/o sessualmente, ma tante altre usano il controllo coercitivo senza ricorrere alla violenza fisica. Amici e parenti della coppia non sempre sono in grado di cogliere i segni del controllo coercitivo, infatti, chi lo mette in atto si presenta come un ammaliatore.
Le persone vittime del controllo coercitivo diventano ansiose e spaventate. Il controllo coercitivo li priva della loro indipendenza, del senso di sé e dei diritti fondamentali, come quello di prendere decisioni sul pro
AMORE – La paura di dire “ti amo”
Quando è stata la prima volta che hai detto “ti amo” a qualcuno? Quando è stata la prima volta che qualcuno lo ha detto a te? Alcune persone provano una tremenda difficoltà ad esprimere questo sentimento. Quali sono i motivi di tanta esitazione? Sembra che sia principalmente la paura ciò che queste persone restituiscono…
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Paura dell’impegno
Certe persone avvertono come gravose le parole “ti amo” e non sono pronte a promettere qualcosa che hanno paura di dare. Tanto più il loro partner li stimola con queste parole, tanto meno è probabile che loro le utilizzino. Ci possono essere dei sentimenti, ma la paura dell’impegno impedisce che l’amore sia restituito verbalmente.
Perché alcune persone temono di impegnarsi? Fare una scelta significa anche escludere tutte le altre possibilità. Questo viene percepito come limitante e innesca paura, a prescindere dai sentimenti provati per il partner. Si ha la sensazione che la vicinanza e l’impegno portino con sé ingenti responsabilità. Si avverte la paura di diventare vittime di una serie di costrizioni. Inoltre, il pensiero di dover soddisfare le esigenze
SESSUALITÀ – Il sesso in terza età
Anche se la maggior parte delle persone crede che gli anziani non abbiano rapporti sessuali, il mio lavoro con pazienti over 60 sfata questa credenza e rivela come la terza età non sia il capolinea della sessualità e del desiderio. Anche se l’idea di una vita sessuale in età senile può suscitare sentimenti di disagio o essere ritenuta fuori luogo dalle generazioni più giovani, si tratta di una naturale espressione di sé, a prescindere da quanti anni si hanno.
Le persone anziane hanno rapporti sessuali, ma perché è così difficile pensarlo?
La società odierna è prevalentemente orientata su giovinezza, competitività, efficienza ed apparenza. L’idea che le persone anziane possano avere rapporti sessuali non richiamerebbe così l’immagine di vitalità, energia e bellezza celebrata ed esaltata dai mass-media e dal retaggio culturale moderno.
Non piace pensare alla vita sessuale degli anziani o è difficile considerare che esista soprattutto quando si tratta dei propri genitori o nonni. Non si vuole pensare a loro “in quel modo” per motivi che, secondo la prospettiva psic
DIPENDENZE – Bisogno di cibo e fame d’amore
Quando il cibo sostituisce il vuoto affettivo
Quando si ha un rapporto difficile con il cibo vi è una buona probabilità che vi sia anche una storia di rapporti affettivi che non funzionano bene o non sono stati soddisfacenti. A questo si aggiunge la tendenza ad ossessionare e ad essere eccessivamente richiedenti con il proprio partner, ritenendolo la sola persona al mondo che può dare sicurezza e sopperire all’angoscia di solitudine. Si può avere la sensazione di essere vivi e stimati solo quando si pensa di essere innamorati… ma le relazioni faticano a sopravvivere e continuano a cadere a pezzi una dopo l’altra.
Quando la situazione precipita, può capitare di rivolgersi al cibo per sentirsi “meglio”. L’ex partner potrebbe non essere presente, ma forse una confezione di gelato al cioccolato contribuisce ad alleviare la solitudine. Con buona probabilità ci si potrebbe sentire dipendenti dal proprio “cibo di confort”, che si tratti di gelato o qualcos’altro naturalmente. Calmare il dolore per un disastro sentimentale raggomitolandosi sul divano, chiudendosi in se stessi, con una grossa porzione del proprio “cibo di confort” può sembrare un cliché, ma la connessione tra cibo e amore, tra nutrim
RAPPORTO DI COPPIA – Risposta alle domande più frequenti
Le dinamiche dell’innamoramento nel rapporto di coppia
Ci si innamora per caso?
Spesso ci succede di essere attratti in modo quasi immediato di una persona che magari conosciamo da poco tempo.
Perché si innescano questi meccanismi per cui due individui si attraggono inconsapevolmente?
L’attrazione, per capirci la chimica, non nasce per caso! Si è già predisposti inconsciamente a quel tipo di persona (non a quella persona ma a quel tipo di persona). Da un punto di vista psicoanalitico le motivazioni sono riconducibili al proprio inconscio storico.
Cos’è l’inconscio storico?
Ognuno di noi, fin dalla nascita, vive ed alimenta un inconscio parallelo che spesso si incastra e si estrinseca nella vita reale tanto da condizionare le nostre scelte.
Dal terzo anno di vita il nostro inconscio storico traccia una sorta
MAL D’AMORE – L’energia creativa dell’amore
Come si fa a guarire dal mal d’amore, smettere di soffrire se ti sei innamorato e non vieni ricambiato?
Una delle domande che più spesso mi viene rivolta su questo argomento è: “Come si fa a guarire di mal d’amore, smettere di soffrire se ti sei innamorato e non vieni ricambiato?”.
Ci si innamora nel momento in cui si trova una persona che si ritiene con le caratteristiche giuste, quella ideale per se stessi, quella che meglio rappresenta i propri desideri o le proprie aspettative. L’innamorato è attratto della persona con la quale pensa di costruire un nuovo progetto di vita insieme, di chi gli fa intravedere una nuova futura possibile esistenza. Inizia così un momento creativo condiviso e perseguito con il partner. Il soggetto si sente di avere un’affinità profonda con la persona amata e vive l’amore come qualcosa che contribuisce all’armonia del mondo, alla perfezione del “suo” universo.
Se la relazione d’amore non è più condivisa, la persona rifiutata si sente abbandonata e vede tradito il patto d’amore, lo scambio di pro
AMORE – Estratto da: L’arte di amare di Erich Fromm
Amore: la risposta al problema dell’esistenza umana
L’amore è un sentimento attivo, non passivo; è una conquista, non una resa. Il suo carattere attivo può essere sintetizzato nel concetto che amore è soprattutto “dare” e non ricevere.
Che cosa significa dare?
La risposta sembra semplice, ma in realtà è carica di ambiguità e di complicazioni. Il malinteso più comune è che dare significhi “cedere” qualcosa, essere privati, sacrificare.
La persona il cui carattere non si è sviluppato oltre la fase ricettiva ed esplorativa, sente l’atto di dare in questo modo. Il “tipo commerciale” è disposto a dare, ma solo in cambio di ciò che riceve; dare senza ricevere, per lui significa essere ingannato. La gente arida sente il dare come un impoverimento. La maggior parte degli individui di questo tipo, di solito sì rifiuta di dare. Alcuni trasformano in sacrificio l’atto di dare. Sentono che solo per il fatto che è penoso dare, si dovrebbe dare; la virtù, per loro, sta nell’accetta