SABOTAGGIO – 10 modi per sabotare se stessi
Sabotare se stessi significa porsi ostacoli e difficoltà mentre si sta cercando di raggiungere un obiettivo desiderato e/o vantaggioso. Questo, di conseguenza, significa arrecare un danno a se stessi.
Aumentare la consapevolezza sulle forme di auto-sabotaggio è il primo passo per cambiare il proprio comportamento e smettere finalmente di essere vittima di se stessi.
Di seguito, alcuni comportamenti tipici di chi sabota se stesso:
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Procrastinare continuamente
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Ignorare la necessità di una pausa/riposo
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Imporsi regole che sono troppo dure da seguire
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Complicarsi la soluzione di piccoli problemi
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Iniziare troppi progetti che non si possono poi finire
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Concedersi qualcosa solo se meritato
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Demotivarsi prima di aver provato
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Posticipare le cose da fare fino all’ultimo secondo
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Interrompere qualcosa se nascono piccoli problemi
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Dire “sì” anche se non si vuole, ma solo per piacere
Rendi conscio l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino – Carl Gustav Jung
Sabotare se stessi è un atteggiamento che spesso trova le sue origini nell’infanzia e nello stile educativo ricevuto. Inoltre, l’auto-sabotaggio può essere alimentato anche dalla paura del fallimento, dalla paura di essere inadeguati o incapaci, dal desiderio di essere perfetti. In altri casi, l’auto-sabotaggio è innescato dalla paura del successo (nikefobia). Pertanto, per vivificare un profondo e sano cambiamento, per contrastare questo stile di vita disadattivo, è necessario un percorso psicoterapeutico.