DEPRESSIONE – Spiegando la mia depressione a mia madre: una conversazione
Opera originale: “Explaining my depression to my mother: A conversation” di Sabrina Benaim
«Mamma, la mia depressione è un mutaforma. Un giorno è piccola come una lucciola nel palmo di un orso, il giorno successivo è l’orso. In quei giorni mi fingo morto fin quando l’orso non mi lascia in pace. I giorni difficili li chiamo “giorni bui”.»
Mamma dice: «Prova ad accendere delle candele.»
Ma quando vedo una candela vedo l’interno di una chiesa, il barlume di una fiamma, scintille di una memoria più giovane di mezzogiorno. Sono in piedi accanto alla sua bara aperta. E’ il momento in cui comprendo che tutti quelli che conoscerò prima o poi moriranno.
«Vedi mamma, non ho paura del buio… forse questa è una parte del problema.»
Mamma dice: «Pensavo che il problema fosse che non riesci ad alzarti dal letto.»
«Non posso, l’ansia mi tiene in ostaggio dentro casa mia, dentro la mia testa.»
Mamma dice: «Da dove viene quest’ansia?»
ansia, depressione, infelicità
INFELICITÀ – Gli 8 Atteggiamenti negativi dell’infelice cronico
Gli 8 atteggiamenti che predispongono all’infelicità cronica
Talvolta nella vita tutti noi sperimentiamo pensieri negativi. Come gestiamo i nostri atteggiamenti può determinare la differenza tra la fiducia o la paura, la speranza o la disperazione, la padronanza o il vittimismo, la vittoria o la sconfitta. Molteplici studi hanno rivelato come gli atteggiamenti negativi cronici possono andare a discapito della salute, della felicità e del benessere. Qui di seguito riporto otto pensieri negativi comuni alle persone cronicamente infelici, estratti dalle ricerche del Prof. Preston Ni.
1. La conversazione autolesionistica
Il linguaggio autolesionista è costituito da messaggi, inviati a noi stessi, che riducono la propria fiducia, debilitano le proprie capacità, abbassano il proprio potenziale rendimento e in ultima analisi, sabotano il proprio successo.
Il classico esempio di dialogo autolesionistico include frasi che incominciano con:
NATALE – Infelicità natalizia: alcuni accorgimenti per cambiare prospettive
9 riflessioni per cambiare il proprio “umore nero”
Le festività natalizie possono essere molto difficili per le persone che provano infelicità, malinconia, depressione. Secondo una statistica di recente pubblicazione, negli Stati Uniti il 45% degli intervistati dichiara di temere il periodo natalizio e di provare difficoltà emotive ricorrenti durante questo momento dell’anno.
Il freddo austero dell’inverno, il clima di festa natalizia non sempre condiviso o altri motivi possono rendere la fine dell’anno un momento difficile per chi sta affrontando sfide emotive o di relazione. Una delle cause principali di questo diffuso “umore nero” è da ricondurre alle proprie aspettative fiabesche di difficile realizzazione.
Risuonano ancora i sublimi desideri del “bambino del passato”, in grado di canalizzare l’immaginazione attraverso la magia di addobbi, luci, colori, tradizioni religiose e diverse attività natalizie, che trasformavano le proprie fiabesche aspettative in gioia,